Antonella Sbuelz: Questa notte non torno

21.09.2021

lunedì 11 ottobre Polo liceale Gorizia - Antonella Sbuelz Nata a Udine, si è laureata in Lettere all'Università di Verona nel 1996 ( 30/30 e lode ) e ha conseguito un dottorato di ricerca in Letteratura Moderna presso L'UNIL, Università di Losanna.

E' docente di Lettere presso il Liceo di Scienze Applicate "A. Malignani" di Udine, collabora con le pagine Culturali del Messaggero Veenero, conduce da molti anni corsi di scrittura creativa con studenti delle Scuole Superiori.

Membro di Giuria di diversi Concorsi Letterari, ha condotto conferenze, convegni e incontri di carattere storico/letterario presso numerose Istituzioni culturali, scuole superiori e facoltà universitarie, italiane e straniere.

PRINCIPALI OPERE IN VOLUME

Narrativa

  • Amori minimi, Mobydick, Faenza, 1997
  • Il nome nudo, Mobydick, Faenza, 2001
  • Il movimento del volo, Frassinelli, Milano, 2007
  • Greta Vidal. Una storia di passioni nella Fiume di D'Annunzio, Frassinelli, Milano, 2009: Ed Universitaria Forum, 2020
  • Greta Vidal. A season in utopia, Troubador, London, 2013, ISBN 9781780881898
  • La fragilità del leone, Editrice Universitaria Forum, 2016
  • La ragazza di Chagall, Editrice Universitaria Forum, 2018
  • Questa notte non torno, Feltirnelli, 2021

Poesia

  • L'abaco magenta, Anterem, Verona, 1998
  • Transitoria, Raffaelli, 2011
  • La prima volte delle cose, Culturaglobale, 2016
  • La misura del vicino e del lontano, Raffaelli, 2016
  • • Chiedi a ogni goccia il mare, Stampa2009, 2020

Principali pubblicazioni su riviste e antologie

  • Giulia non è qui, in "Io sono il Nord est. Voci di scrittrici per raccontare un territorio", ( con prefazione di Marina Salamon. Testi di Antonia Arslan, Isabella Bossi Fedrigotti, Antonella Sbuelz, Irene Cao e altre), Apogeo Ed, 2016
  • La notte che il Friuli andò giù. Nove voci raccontano il terremoto del 76 ( Bottega Errante, 20016 )
  • Brani in "Antologia dei grandi scrittori. Udine", (a cura di Walter Tomada), Biblioteca dell'Immagine, 2012, pp. 187-192
  • Io e Mafalda, in "Niente più come prima. Il passaggio del Sessantotto tra storia e memoria", a cura di Marina Giovannelli, Kappa Vu, 2007, pp. 175-188
  • Sette poesie, in "Tratti", n. 56, XVII (2007), pp. 28-33
  • Il tempo sta agli orologi come la colpa al castigo, in "Nasceremorire" , Dars, 2005, pp. 22-29 ( Trad. Inglese a cura di Antonella Pedretti)
  • Livia e Giacomo in "O partigiano" , Quaderni di Menocchio, n.43, Circolo Culturale Menocchio, Pordenone, 2004, pp.29-36
  • Poesie in "Autori vari. Poeti e prosatori del Friuli", La Biblioteca del Messaggero Veneto, 2004, pp.291-310
  • Girogirotondo, in "Parole di legno" , Edicolors , 2001, pp. 101-104
  • Famiglia, in " Il Galateo del telefonino" , Mobydick, 1999, pp. 44-61
  • Testi, in "Voci di donne" , Savona, 1999
  • Mappe a nordest, in "Provincia Pagana" , Culturaviva, Trieste, 1999
  • Souvenir di Boemia, in "Contro Itaca" , Quarto Quaderno della luna, Campanotto, Udine, 1996, pp. 78-85
  • La dinamica della memoria è femmina, in "Le donne della poesia. Oltre il femminile" , a cura di Domenico Cara, Laboratorio delle Arti, Milano, 1991, pp. 312-313
  • Poesie, in "Antologia poetica",a cura di F. Pedrinzani, Massa, 2001
  • Vocazione alla nostalgia, in "Anterem", n. 42, XVI, Verona, 1991, pp. 45-46
  • Testi poetici, in "Anterem", n.38, XIV (1989), pp. 30-31
  • Testi poetici, in "Anterem", n.34, XII (1987), p.61

Contributi critici e saggistici

  • Prefazione a Il tuo corpo elettrico, di Leda Palma, Campanotto Ed., 2014
  • Una memoria balbuziente. Ciò che muta, ciò che resta e ciò che non si potrà mai dire, in "Il libro della memoria e dell'oblio", di Marina Giovannelli, Samuele Ed., 2013
  • Storie di frontiera, in "La Panarie", n.173, XLV (2012), pp. 47-54
  • La memoria tra pulsioni autobiografiche e rielaborazione narrativa. Forme e trasformazioni del tempo nella narrativa di Giovanna Zangrandi, ( tesi di dottorato ), Universitè de Lausanne, 2011
  • La genesi del sé, in "Leggendaria", n.87 (2011), pp.57-60
  • Il campo rosso fra memoria e oblio. Forme e trasformazioni del tempo nella narrativa di Giovanna Zangrandi, in "Quaderno di Italianistica 2010 dell'Università di Losanna" , ETS, 2010, pp. 121-143
  • Una saga borghese dei nostri giorni, in "Il Nuovo", 28 febbraio 2008
  • Nei coni d'ombra della memoria, in "Il Nuovo", 7 dicembre 2007
  • L'altra metà della nostra terra, in "Il Nuovo", 10 marzo 2006
  • Il tallero dei sentimenti, in "Il Nuovo", 26 maggio 2006
  • Geografia di guerra, in "Il Nuovo", 14 gennaio 2005
  • Le tormentate vicende della Venezia Giulia, in "Messaggero Veneto" ( Album ), 1 febbraio 2005
  • La storia continua a spaventare, in "Il Nuovo", 11 febbraio 2005
  • Storie di migrazioni e di uomini di volontà, in "Messaggero Veneto" ( Album ), 25 marzo 2005
  • Anime migranti in "Il Nuovo", 15 aprile 2005
  • Un giallo sugli scricchiolii della ragione, in "Il Nuovo", 13 maggio 2005
  • Voci dalla Resistenza, in "Il Nuovo", 22 luglio 2005
  • Vite sospese, in "Il Nuovo", 30 settembre 2005
  • Quando la violenza diventa abitudine, in Messaggero Veneto" ( Album ), 5 novembre 2005
  • La memoria necessaria, in "Il Nuovo", 9 dicembre 2005
  • Immagini di libertà conquistata, in "Il Nuovo", 4 giugno 2004
  • Nelle trame della vita, in "Il Nuovo", 2 luglio 2004
  • E sullo sfondo il paesaggio ferito, in "Il Nuovo", settembre 2004
  • O partigiano. Società, espressioni, linguaggi di Resistenza, in "Il Nuovo", 22 ottobre 2004
  • Partigiani. La sfida della vita, in "Il Gazzettino" , 25 ottobre 2004
  • Guardare a occhi chiusi, in "Il Nuovo", 5 novembre 2004
  • E sullo sfondo il paesaggio ferito, in "Il Nuovo", 19 novembre 2004
  • Lascito minimo, in "Anterem", n. 47, XVIII (1993), pp. 77-78
  • Presenze e assenze in poesia, in "Anterem", n. 46, XVIII (1993), pp. 32-33
  • La compiutezza impossibile, in "Anterem", n. 44, XVII (1992), pp. 5-6
  • La parola e il silenzio: riflessioni sulla lettera di Lord Chandos, in "Rivista della Società Filosofica italiana", n. 3-4, II (1991), pp. 197-199

Riconoscimenti

  • • Premio Città di Arce 2021
  • • Rosa Finalista Premio Viareggio 2021 ( Sez. Poesia)
  • • Premio Fiuggi Storia 2019
  • • Rosa finalista Premio Viareggio 2019 ( Sez. Narrativa)
  • • Selezione Premio Tirinnanzi 2019
  • • Premio Raffaele Crovi 2019
  • • Segnalazione Premio Campiello 2019
  • • Premio Raccontami la Storia Eracle D'Antonio 2019
  • • Premio Friuli 2019
  • • Premio Città di Moncalieri ( Moncalieri, To, 2018)
  • • Premio Caput Gauri ( Ferrara, 2017 )
  • • II Premio Alda Merini ( Como, 2017 )
  • • III Premio Selezione Raccontami la Storia ( Chieti, 2017 )
  • • Premio Alpi Apuane ( Massa, 2016 )
  • • II Premio Laurentum ( Roma, 2015)
  • • Premio Alda Merini, ( Como, 2014 )
  • • Premio Irene Ugolini Zoli - Città di Forlì 2015 per la produzione critica
  • • Premio Il ventaglio d'argento ( Udine, 2013 )
  • • Premio Borgo di Alberona 2012
  • • Premio Selezione Ultima Frontiera-Volterra 2010
  • • Premio Città di Forlì 2010
  • • Premio Colline di Torino, ( Torino, 2010 )
  • • Premio Caterina Percoto ( Manzano, Udine, 2007 ; ex equo con Tito Maniacco )
  • • Premio Biblioteche di Roma 2007
  • • Premio Selezione Domenico Rea ( Ischia, 2007 )
  • • Premio Selezione Rhegium Julii ( Reggio Calabria, 2007 )
  • • Premio Città di Predazzo 2007
  • • Premio Città di Capo d'Orlando 2007
  • • Premio Città di Recanati 2005
  • • Premio Alpi Apuane 2004 ( sezione Prosa )
  • • Premio Alpi Apuane 2003 ( sezione Poesia )
  • • Premio Donne di Monferrato ( Casale Monferrato, 2001 )
  • • Premio San Domenichino 2000
  • • Premio Donne di Monferrato ( Casale Monferrato, 2000 )
  • • Premio Leone di Muggia ( Muggia. Trieste, 1997 )
  • • Premio Rhegium Julii ( Premio Speciale città di Reggio Calabria) 1996
  • • Premio La Torate ( Udine, 1996 )
  • • Premio La letteratura dell'impegno ( Este 

Questa notte non torno Feltrinelli, 2021

La fatica di crescere in una società complessa e contraddittoria, dove l'unica forma di resistenza è la forza dei sentimenti: l'amicizia, l'empatia, la solidarietà, l'amore. In un'unica parola: l'umanità. Una vicenda che intreccia due voci e due vite di adolescenti, l'italiano Mattia e l'afghano Aziz, unendo i loro destini in un finale a sorpresa.

Aziz parte con il padre e lo zio dall'Afghanistan, seguendo la rotta balcanica, per raggiungere l'Europa. La madre è morta durante un'azione militare e il ragazzo è stato cresciuto dalla nonna, donna istruita, costretta a fuggire dai talebani dopo aver tentato di avviare una piccola scuola per bambine. Nei pressi di Budapest, i tre vengono arrestati come migranti clandestini ma, mentre il padre e lo zio sono trattenuti dalla polizia, Aziz viene rilasciato e sale su un treno diretto a Vienna. Mattia invece è un ragazzo italiano come tanti: vive in una cittadina del Nord con i suoi genitori, ha una cotta per una compagna di classe a cui non riesce a dichiararsi e tanti sogni da realizzare. Un giorno, però, la sua vita viene colpita da un fulmine a ciel sereno: la notizia che il padre aspetta un figlio da un'altra donna. Per il ragazzo comincia una profonda metamorfosi, fatta di fragilità e scoppi di rabbia, momenti di tenerezza e propositi di vendetta. Aziz e Mattia si incontrano per caso una notte: Mattia è scappato di casa e Aziz, dopo il lungo viaggio, è arrivato in Italia e dorme vicino a una siepe, solo e affamato. Mentre Mattia gli dà da mangiare il poco che ha e lo accoglie nel suo rifugio nei sotterranei della scuola, Aziz gli racconta la sua storia. Nella notte, però, Mattia si accorge che il ragazzino afghano scotta. Ha la febbre alta e cercando di aiutarlo Mattia scopre che in realtà Aziz è una ragazza dai lunghi ricci neri...

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