Angelo Floramo: come papaveri rossi
Una storia rimossa dalla coscienza collettiva degli italiani, "brava gente" a dimenticare. Un romanzo che abbraccia tre generazioni, che si muove nel tempo e nella geografia e che ha il sapore della lotta e dell'anarchia. È cucito assieme in una lingua sporca, palpitante, selvatica, capace di stupori, rabbie e malinconie, intrisa di una sensualità difficile da contenere. Tra le pagine i paesaggi della Sicilia diventano quelli dell'anima. L'amicizia si interseca con la passione politica, l'amore più puro con quella febbre animale capace di ammalare le pieghe del cuore. Tutto approda nel 1926 a Sveto, un villaggio di sassi sloveno diventato italiano per forza alla fine della Grande Guerra. È lì che il ferroviere socialista di Fùrniri metterà radice, mentre sotto le pietre dell'altopiano, in quel Carso così lontano, sta già dischiudendosi il seme di un'altra storia. Dove gli uomini e le donne sono simili ai papaveri. Pronti a innalzare la bandiera rossa della rivolta sull'alito della Primavera. Cadono, alle volte. Ma ritornano numerosi, ogni volta che la falce crede di averli tagliati via per sempre. Bottega Errante
Angelo Floramo, insegna Storia e Letteratura ed è ancora convinto che malgrado tutto sia il mestiere più bello del mondo. Medievista per formazione, ha pubblicato molti saggi e articoli specialistici, collabora con diverse riviste nazionali ed estere; collabora con la Biblioteca Guarneriana di S. Daniele del Friuli in veste di consulente scientifico. Ha pubblicato: Balkan Circus, La sensualità del libro, Ediciclo; L'Osteria dei passi perduti, La veglia di Ljuba, Il fiume a bordo. Viaggio sentimentale lungo il Tagliamento e l'Isonzo, La Guarneriana segreta, Bottega Errante; Officium tenebrarum. L'ultima notte del Patriarcato di Aquileia, Forum Edizioni 2021.
